Storia del Premio Nazionale Mimesis di poesia
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Il 2021 sarà la XXIV edizione del Premio Nazionale Mimesis di Poesia, una storia che comincia molti anni fa e che ha visto la partecipazione di migliaia di poeti ed artisti. Il premio si svolge nella città di Itri.
Nel 1997 si fa strada l’idea di istituire un incontro annuale di poesia con l’impegno di ridare maggior voce a questa nobile arte. Si istituisce l’Associazione con la presidenza di Nicola Maggiarra, la vice presidenza di Patrizia Stefanelli e la segreteria guidata da Giovanni Martone. Numerose le collaborazioni dei soci che interagiscono nei numerosi eventi del gruppo.
Dodici amici più due ospiti, tra musicisti e scrittori diedero vita al Primo recital del mare sulla terrazza dello stabilimento balneare “Il Miramare”, a Gaeta. I proprietari, Antonio e Rino Riciniello amanti della poesia ci aiutarono a realizzare una serata straordinaria. Molte persone si radunarono, le sedie non bastavano più. Pertanto si capì che la poesia e la musica erano in grado di appassionare ancora la gente. Si stampò un’antologia dal titolo: Come Deimos. Deimos è il più piccolo ed esterno dei due satelliti naturali di Marte insieme a Fobos, secondo la mitologia greca, figli di Ares (Marte) e Afrodite (Venere).
Proprio da quel primo incontro di poesia nacque l’idea del Premio Nazionale Mimesis; Mimesis era ormai anche il nome della compagnia teatrale fondata da Nicola Maggiarra, Giovanni Martone, Patrizia e Francesca Stefanelli, Corrado Martone e altri amici che collaboravano secondo le esigenze e le proprie attitudini. Come fare un premio? Semplicemente scrivendo una lettera, come ci piaceva. I dodici amici poeti di quella prima serata avrebbero potuto fare da padrini ai vincitori. Renato Filippelli, poeta di grande levatura, è stato il primo presidente di giuria del Premio Nazionale Mimesis . Filippelli, docente di letteratura del S. Orsola di Napoli, ha amato sempre la pulizia morale del premio, fatto solo per passione. Nel 1998 il Premio Nazionale Mimesis di Poesia ebbe la sua prima edizione. Alcuni dei dodici amici tra cui Giuseppe Napolitano, Rossella Fusco, Antonio Villa, Erasmo Magliozzi e Leone D’Ambrosio fecero parte della giuria, Patrizia Stefanelli ne segue da allora la direzione artistica. Musica e poesia ritrovarono l’univoca voce col “Trio Marechiaro” di Giovanni Petrillo, Franco Fargiorgio e Ruggiero Ruggieri rispettivamente alle chitarre e al mandolino. Tommaso Scuccimarra e Carmine Saveriano accompagnarono con la musica la lettura delle liriche vincitrici. Da quel momento il Premio Nazionale Mimesis di poesia prende il volo e giunge oggi alla XXIV edizione con la presidenza del noto poeta e critico letterario Nazario Pardini.
La Giuria è il biglietto da visita di un premio letterario. Tenendo conto del fatto che ogni Giuria è fallibile, è necessario tutelare le poesie che arrivano a concorso nel migliore dei modi e il Poeta che dona se stesso, il suo mondo, il suo cuore. La preparazione dei giurati è il valore del premio. Il Mimesis, cambia giuria ogni anno, tranne rare eccezioni collaborative, mettendo in atto una formula molto democratica. Oltre a validi poeti e scrittori alla giuria collaborano gratuitamente i poeti vincitori delle passate edizioni, affinché quasi come tedofori, portino la fiaccola cerimoniale per il trasporto della fiamma della poesia.
La giuria è in grado di comprendere ogni stile poetico, tecnica e contenuto (che in fondo sono unica cosa). Oltre alla giuria propriamente tecnica il Premio prevede da sempre la Giuria Stampa. Il Premio Nazionale Mimesis di Poesia è nato con l’intenzione di portare la poesia ad un pubblico eterogeneo e non di soli addetti ai lavori. Infatti, ogni anno centinaia di persone vengono ad assistere allo spettacolo di premiazione. La poesia deve comunicare anzi, comunicarsi in un atto che è religioso. La Giuria Stampa, dopo un’attenta lettura di tutte le poesie nella serata conclusiva assegna la Il Premio Speciale Stampa alla Poesia di maggior impatto comunicativo fra tutte le poesie vincitrici. È un premio critico molto importante.